La fotografia dei Megapixel

La fotografia dei Megapixel

Il primo post con cui vorrei aprire questo spazio lo dedicherò ad un’aspetto della fotografia che, mi duole dirlo, ma sembra essere più importante della fotografia stessa (ovviamente ironicamente parlando).

Sto parlando della rincorsa delle aziende ai Megapixel, che ormai, anzi da anni, sembrano essere l’unico parametro valutativo per l’acquisto di una fotocamera, e purtroppo non solo nella fascia economica, quella rivolta all’utente for fun, ma anche in quella professionale. Non è un caso, o forse sì, che scrivo queste note, proprio alla vigilia dell’uscita delle nuovissime ammiraglie che hanno visto la luce nello scorso mese e negli scorsi giorni dei brand più di spicco come Canon e Nikon. Proprio in riferimento a queste ultime abbiamo visto nascere la “rivoluzionaria” D800 e la neonata 5Dmark3, anch’essa promettente!
Entrambe vantano una serie di caratteristiche da brivido, sensori rimodernati, nuovi sistemi AF, nuovi otturatori, ma ciò che balza più agli occhi è la crescita esponenziale della quantità di Mpx sulla D800, incremento che storce il naso alla politica Nikon che fino ad oggi era vista come un brand rivolto alla qualità dell’immagine piuttosto che alla grandezza dell’immagine stessa.

Ma facciamo un passo indietro…

iniziamo con il dire che non tutti sanno, e questo non è per una questioe di ignoranza ma solo per male informazione, la quantità di megapixel non determina la qualità dell’immagine ma bensì la sua dimensione, cioè quanto grande possiamo in definitiva stampare un’immagine; questo sta a significare che non è vero che più megapixel ha la mia macchina più la mia immagine sarà dettagliata e definita ma benisì più megapixel ho più posso stampare grande. Ovviamente questo non è del tutto preciso, mi spiego meglio: la quantità di megapixel determina la quantità di fotodiodi presenti fisicamente su un sensore digitale (un fotodiodo è un componente microelettronico che stimolato da un impulso luminoso genera un impulso elettrico); quindi più megapixel = più fotodiodi; il sensore avendo una dimensione fisica fissa dovrà contenere nello stesso spazio una quantità sempre maggiore di componenti microelettronici ed è questo incremento di componentistica che determina il peggioramento della qualità dell’immagine a parità di dimensione del sensore in proporzione all’aumento del numero di fotodiodi. Quindi riassumento più fotodiodi significa anche un peggioramento della qualità sempre se consideriamo i confronti a parità di dimensione del sensore, infatti questo non è vero assolutamente se prendessimo in considerazione un sensore più grande (ad esempio quelli delle medio formato digitali).
A mio avviso deve sempre esserci una proporzione corretta tra dimensione del sensore e num max di megapixel che può contenere, e a mio avviso per quanto riguarda il segmento fullframe un numero giusto si intesta tra i 12/14 Mpx e i 25 Mpx non di più…abbiamo come esempio lampante il confronto diretto tra la D700 e la 5Dmark2 in cui (la prima con 12 Mpx la seconda con 21Mpx) http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=qlesgn30WpQ#t=214s è evidente il maggior dettaglio della D700 nell’immagine rispetto alla 5Dmark2 anche se la seconda è molto più grande come immagine. Ovviamente avere immagini grandi da la possibilità di realizzare ingrandimenti e gestire meglio cartellonistica e servizi pubblicitari, ecco perchè Nikon con la D800 ha cercato di spingere molto sui Mpx questa volta stravolgendo letteralmente la sua politica di mercato, e puntando alla sola fotografia da studio piuttosto che ad un comparto più versatile ed efficace in diverse situazioni, mentre Canon rimane fedele alla sua politica, non spinge nella grandezza (anche perchè per una fullframe a mio avviso con la 5dmark3 siamo proprio al limite della gesione dell’immagine), facendo un passo avanti in termini di velocità di messa a fuoco e di qualità dell’immagine con un processore potenziato che riesce a gestire meglio le immagini prodotte dal nuovo sensore digitale.
A conclusione di tutto è facile inture che Nikon non punta a rivaleggiare con Canon con la D800 ma con i suoi 36 Mpx prova a fare lo sgambetto a Hasselblad (anche se sicuramente per ora con scarsi risultati) mentre la 5Dmark3 rimane da sola nel settore di mezzo tra le ammiraglie 1D e D4 Nikon.

Per quanto riguarda il segmento enry-level e nel settore delle macchine compatte ovviamente vigono le stesse leggi della fisica, anzi in maniera ancora più accentuata date le ridottissime dimensioni dei sensori montati su quei comparti fotografici…in questo caso meno megapixel significa una gestione del rumore molto più accurata e anche una qualità migliore, tanto alla fine una foto fatta in vacanza raramente la stamperemo su un 70×100 o su un cartellone pubblicitario quindi i 14/16 megapixel davvero non servono in definitiva a nulla, solo a vendere e a fregare il consumatore medio che per aggiornarsi butta la sua vecchia macchina da 10 Mpx per acquistarne una nuova da 16 Mpx probabilmente trovandosi poi a realizzare immagini di qualità peggiore rispetto a prima e con 200€ circa in meno nel portafoglio.

Infinie è davvero ridicola a mio avviso la nuova pretesa di Nokia con il suo smartphone da 41Mpx (http://www.youtube.com/watch?v=LrgHUvPjv9o&feature=g-all&context=G2e380d1FAAAAAAAADAA) ….non aggiungo altro..ormai dovremmo aver capito tutto e tutti….:)

nota sull’immagine: all’interno dei rettangoli sono espressi i valori di dpi, cioè la risoluzione di stampa, ovviamente maggiore è la risoluzione migliore sarà la qualità dell’immagine stampata considerando che:
72 dpi è la risoluzione nativa del web
120 dpi è una “buona” risoluzione per una ipotetica stampa tipografica
240 dpi è una “buona” risoluzione per una stampa fotografica
(giusto per avere qualche riferimento)